Re:
klosy, 29/11/2007 16.17:
Ieri ho cominciato Il maestro e Margherita di Bulgakov, e sia la storia che il metodo narrativo sono tutt'altra cosa rispetto a quello che mi aspettavo.
Molto ironico e surreale, di lettura non facilissima ma molto godibile, ne ho letto un centinaio di pagine, vi saprò dire meglio fra qualche giorno...
Finito qualche giorno fa, mi è piaciuto parecchio, anche perchè, come avevo detto, è tutt'altra cosa rispetto a ciò che mi aspettavo.
Pensavo si trattasse di un romanzo stile Anna Karenina (che pure adoro) ma direi che non c'entra un tubero.
Non voglio raccontare la trama, perchè è tutta una scoperta, ma piuttosto consigliarlo un po' a tutti, specialmente a chi ama le storie surreali.
Secondo me piace tanto soprattutto alla mia Darietta, anche se credo l'abbia già letto.
Appena l'ho finito ho pensato, però, che per capirlo meglio devo rileggerlo un'altra volta (cosa che non faccio mai, ma questa volta dovrò fare uno strappo).
Dopo questo ho letto anche un paio di libri della Littizzetto (
Col cavolo e
Rivergination), ma penso che non ci sia bisogno di commento: mi son ritrovata a ridere da sola, anche dopo aver chiuso il libro. Ci voleva!
Molto più serio, ma semplicissimo da leggere è stato
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F., che volevo leggere da più di dieci anni ma non mi decidevo mai a comprarlo. Lo zoo del titolo è il Bahnhof Zoo, ossia una zona della città tedesca famosa tra i ragazzi del periodo (il libro è ambientato a metà anni '70) per lo spaccio di droga.
La protagonista del libro è l'autrice stessa, che ha cominciato a fare uso di stupefacenti cercando di fuggire dalla vita reale, e ben presto si trova ad avere una vita indissolubilmente legata all'eroina e alla prostituzione, piccolo particolare: Christiane comincia a fare uso di eroina a neppure 14 anni.
A me è piaciuto, ma è un giudizio molto soggettivo, c'è chi lo considera un capolavoro, chi un romanzo mal fatto.
Nell'ultima settimana ho letto anche l'ultimo di Marcella Serrano
I quaderni del pianto e mi è piaciuto a metà.
Si tratta della storia di una giovane donna di famiglia povera che partorisce in ospedale e, dopo pochi giorni le viene detto che la bambina è morta, ma non le fanno vedere il corpicino perchè è stata cremata.
Lei si convince che la bambina è stata rapita per essere adottata clandestinamente da una famiglia ricca o per il mercato d'organi.
Non svelo il seguito, ma la seconda parte mi sembra un po' raffazzonata, de gustibus!