Un paio di giorni fa ho terminato
L'insostenibile leggerezza dell'essere,
ancora non l'ho assimilato bene,
penso sia un libro che non può essere commentato subito,
ma sicuramente mi è piaciuto, e molto.
In alcuni casi mi sembrava di leggere i miei pensieri,
e, nonostante i temi trattati siano molto profondi,
è un libro che scorre con facilità,
con decine di spunti su cui riflettere.
Luna, anche a me è piaciuta molto la descrizione della leggerezza come pesantezza, e mi è piaciuta parecchio anche la parte in cui contrappone i modi di vedere le cose di Sabina e Franz.
Piuttosto, è un libro del 1982,
ma le atmosfere a me ricordavano il 1800,
sono io troppo contorta?!