Le Crociate in Terra Santa avevano mille valenze: commerciali, politiche, sociali… che si sommavano a quelle strettamente religiose.
Federico aveva promesso al Papa, durante la sua in coronazione, che sarebbe partito per liberare Gerusalemme dagli infedeli. In realtà l'Imperatore non non aveva alcuna intenzione di abbandonare i propri interessi per dedicarsi ad una guerra di cui non vedeva l’utilità; e che oltre tutto gli avrebbe pregiudicato l’amicizia che aveva con i Mussulmani del suo regno. Dal canto suo Onorio III, uomo di poco polso, accettò di buon grado i pretesti dell’Imperatore per rinviare la spedizione.
Le cose mutarono rapidamente nel 1227, quando salì al soglio pontificio Gregorio IX: un pontefice volitivo, decisionista, che, viste le reiterate inadempienze dell’Imperatore, gli impose di partire per l’Oriente non oltre la fine di quell’anno.
A agosto Federico era pronto a salpare dal porto di Brindisi. Nell’immediato entroterra erano accalcati 42.000 Crociati, quando un’epidemia, che colpì anche l'Imperatore, impedì la partenza. Alla notizia Gregorio IX montò su tutte le furie: si sentì ingannato, non volle riconoscere attenuanti di sorta e scomunicò l’Imperatore assieme coloro che avevano contribuito al fallimento della spedizione.
Federico accusò il colpo: se il pontefice non era disposto alla comprensione, decise ugualmente di partire l’anno successivo 1228, ma le navi salparono senza la benedizione papale.
Iniziava così quella che è passata alla storia come la "Crociata degli Scomunicati".
La Crociata degli Scomunicati è stata l’unica spedizione in Terra Santa conclusa vittoriosamente, senza spargimento di sangue.
Giunto in Oriente, Federico II non aveva alcuna intenzione di impiegare tempo e risorse in una guerra che riteneva inutile per la Cristianità e dannosa per l’Impero.
Federico II incontrò il sultano d'Egitto al-Kamil con cui decise di intavolare trattative. Queste furono lunghe e difficili, ma alla fine si raggiunse un accordo:
- Gerusalemme passava sotto l’amministrazione cristiana per la durata di dieci anni;
- una precisa convenzione consentiva ai Mussulmani di accedere ai luoghi di culto.
Alla fine, Federico volle essere incoronato Re di Gerusalemme; ma essendo scomunicato, non trovò autorità cristiane disponibili alla cerimonia. Dovette quindi provvedere ad una solenne auto incoronazione.
Il successo di Federico II accentuò anziché ridurre il contenzioso esistente fra Papato ed Impero
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[Abbasso la Chiesa
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I always hope for the best. Experience, unfortunately, has taught me to expect the worst."
Elim Garak DS9
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