11 novembre 1984
un uomo che in pochi conoscono.in città invece lo conoscono in molti,molti lo vedevano in giro,alcuni hanno anche avuto la fortuna di abitare in una casa disegnata da lui.
quei disegni fatti a mano,rigorosamente da lui,pieni di dettagli,come la casa che aveva dedicato alla moglie,lina
o disegni di progetti innovativi
mi ricordo le lezioni che fece a noi studenti dell'ultimo anno dell'ist. per geometri:era appunto il 1984,l'anno in cui mi son diplomata. a novembre decise,solo come aveva vissuto dopo la morte della moglie,e in silenzio,senza dar spettacolo,come aveva sempre vissuto,di scendere nel freddo canale vicino alla casa che amava,e si è lasciato morire così,nell'acqua.
mario ridolfi come il borromini,scrissero.
io ricordo un uomo semplice,amante della terra,dei materiali primari(legno,ferro,la pietra sponga tipica del ternano,il cotto),attento anche alle cose + stupide(davanzali rigorosamente inclinati verso l'esterno così le massaie rinunciavano ad usarli per tenere i vasi dei fiori...),una persona concreta. che stava diventando cieco,e per lui smettere di lavorare significava smettere di vivere.