fate voi....

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quaquoco
00martedì 19 ottobre 2010 08:54
Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. Indovinate un po' come è andata a finire:
Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498
Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :
Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio.È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.
Per maggiori informazioni ecco il link al sito di Borghesi con il discorso:

www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=314&I...

Non ne hanno datto notizia ne radio, ne giornali, ne Tv OVVIAMENTE. Facciamola girare noi !!!
quaquoco
00martedì 19 ottobre 2010 08:55
e ancora....
In riferimento all'annuncio del Presidente del Consiglio On.
Silvio Berlusconi di inviare ad ogni famiglia italiana il libro "Due anni
di governo", mi preme comunicarVi che desidero assolutamente NON
riceverlo,essendo un mio diritto in base alla legge per la tutela
della privacy n. 675/1996 ed il relativo D.P.R. n. 501/1998, nella
fattispecie articolo 13 comma e), e che la spesa relativa che si risparmierà,
venga messa a disposizione del Ministero della Pubblica istruzione e/o del
Ministero della Sanità.
Ringraziando per l'attenzione porgo distinti saluti.

da incollare sulla pagina

www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp
e inviare
Fenicefelice
00mercoledì 20 ottobre 2010 11:35
spammiamole ste notizie!!!!!!! altro che disinformazione di massa [SM=g8251]
minerva19
00mercoledì 20 ottobre 2010 20:06
Non puoi nemmeno immaginare a quanti l'ho girata!!!!!
Bag End
00lunedì 25 ottobre 2010 10:52
Per fare un po' di chiarezza:
Grillo sono anni che dice cazzate riguardo alla maturazione del vitalizio dei parlamentari. Fino al 2010, un Parlamentare doveva maturare 20 anni di contributi per aver diritto ad un vitalizio (20 anni nel senso di 4 legislature complete). Gli eredi di Parlamentari e dipendenti di Camera e (presumo) Senato (coniuge superstite e discendenti, credo solo fino al primo grado, cioè i figli) hanno diritto ad una parte di vitalizio (non conosco la percentuale e non so per quanti anni).
Questi non sono dati letti da qualche parte o di fonte ignota, ma sono dati che ho visto io personalmente.
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