come far sopravvivere le mie pianticelle?!
Innanzi tutto metto due fotine del balcone e poi spiego.
Scusate per la pessima qualità delle foto ma le ho appena fatte, c'è il sole e si stanno scaricando le batterie della fotocamera, ma non ha importanza.
Eccole:
Dicevo:
agli inizi di agosto andrò dai miei genitori in Sardegna e tornerò dopo il mio compleanno (3 settembre), quindi mancherò per più di un mese.
Ivano resta a Napoli sino al 12 agosto (ma, come sapete non è che mi fidi tanto di lui come giardiniere!) e dovrebbe stare in Sardegna per 10/15 gg.
Il mio balcone è esposto ad est, quindi fa abbastanza caldo, ma non ho nessuno da far venire per dare acqua alle piantine, cosi avevo pensato di realizzare un impianto (anche casereccio) per ritrovarle tutte (o quasi) vive al mio ritorno.
La prima idea era quella di mettere un secchio in alto, magari appeso alle persiane, con tanti spaghi da far arrivare ai vasi, ma sono troppi, e soprattutto la maggior parte sono piccoletti (quelle della seconda foto sono solo alcune delle ciccine) e non credo che riuscirebbero a dare acqua alle piante per più di un mese.
Preferisco non dover chiedere ad Ivano e fare in modo che le piante si autogestiscano anche quando lui sarà a Napoli, non ho voglia di perdere tempo a spiegargli cosa innaffiare e quando (e tanto non mi ascolta).
La seconda idea sarebbe un impianto buono ma non eccessivamente costoso (riesco a cavarmela con 50/70 euro?!), tanto fuori in balcone c'è il rubinetto con la pompa dell'acqua (più o meno dove sono io nella prima foto), e quindi potrei addossare al muretto le pianticelle, in modo che non gli arrivi tanto sole, e fare in modo che arrivi l'acqua a tutte.
Ma non l'ho mai fatto e non saprei neppure da dove cominciare.
Resta il problema delle ciccine, sono circa 80 vasetti di piccole dimensioni, non possono avere la stessa quantità d'acqua del basilico e delle rose, esiste un modo per regolare la quantità d'acqua per ogni vaso?!
Sono complicata, eh?
Dai, me la date una mano?
Grazie mille a tutti