quoto Matteo e Aldina,
Mary è vero, al mondo ci sono tante donne che cercano di avere bimbi sottoponendosi a cure invasive e difficili da sopportare, pur di ottenere un risultato.
Diciamo che le difficoltà aumentano anche perchè per un'istruzione, per un posto di lavoro sicuro, un lavoro...si rimanda un figlio e poi più avanti è più difficile, oppure ci son cause mediche.
Considera però che molte sono le situazioni e diverse le storie, sia per le donne che han figli, che per quelle che sono madri ma hanno problemi nessuno che le aiuti, non si può generalizzare.
oggi una donna, per avere un figlio, deve sopportare tante difficoltà.
considera che sei seguita finchè sei in gravidanza, dopo di chè, sei abbandonata a te stessa. la depressione post partum è ancora mal gestita, ignorata e donne sole, o che hanno intorno persone che non le aiutano con il bambino, è facile che si sentano infelici, cadano in depressione, si sentano inadeguate.
Molte non sentono la maternità e passano mesi prima che la realizzino.
Cmq un bambino è sempre una terza persona all'interno di una coppia e anche un impegno.
Se la coppia funziona, se ci si sotiene a vicenda, un bambino è un qlcs che si affronta insieme.
Se si è sole, ignorate, con un bambino che non si sa gestire, chiuse in casa senza altra funzione che qll di essere madre, non è facile se è qlcs che non senti tuo o se senti che qst nuova condizione ha cambiato le cose.
...cioè c'è gente che perde il controllo perchè il vicino ha il cane che abbaia o cazzate simili. in un rapporto difficile e misterioso come qll che passa tra madre/figlio/padre e le mille variabili a cui sono sottoposti (lavoro, stress, aspettative da brava mamma...).
ci sono anche tanti padri che fan fuori i figli, di solito la cronaca parla di casi del genere qd è la madre che vuol lasciarlo e portarsi via i figli.
...insomma, Mary, forse a scriverlo diventa difficile e non vorrei creare equivoci, ma si è persone prima di tutto, diventare madre è una possibilità. se le persone sono infelici, soffrono, provano dolore al punto di uccidere qlcn per far provare dolore ad altri o eliminare qll che è fonte di dolore per loro è qlcs che non va.
ci fa orrore perchè è commesso su un essere indifeso, che non ha colpa dei problemi dei grandi, ma come condanniamo qlcsiasi abuso etc.
per me non c'è mamma immune dall'uccidere il proprio figlio, ma semplicemente una persona che non ucciderebbe nessuno, tantomeno il figlio. le eccezioni sono le persone che riescono ad uccidere con la razionale intenzione di farlo e le persone che messe sotto pressione, sotto stress, esplodono nella violenza senza misurare le conseguenze, salvo poi portarsi dietro il peso di qll momento.
a me fan tristezza qst madri omicide, semplicemente perchè ci saran persone intorno che non han visto i loro problemi, la loro sofferenza, le loro difficoltà. e poi la mamma esplode, crolla.
alle donne oggi si chiede di esser tutto: madri amorevoli, mogli servizievoli, donne di lavoro, donne di casa, cuoche, forti, che curino i bimbi, i nonni...senza una valvola di sfogo, un attimo per loro stesse, il sentirsi amate, il potersi rilassare, staccare un attimo...non è facile.
Mary tu hai detto bene, sei madre ancora prima di esserlo.
senti qst bisogno di dare amore a qlcn che abbia bisogno di qst amore.
non serve partorire per essere delle mamme
e partorire non è garanzia di essere mamma.