Aldina, ricordo
è come quel giorno che ero a ct per la festa di s.agata, sul marciapiede di fronte a dov'eravamo, su un terrazzino c'era gente affacciata e un fotografo. finite le foto, gli altri già rientrati, è un attimo, lui si gira per rientrare e gli sparisce il terrazzino di sotto i piedi
ha la prontezza di aggrapparsi alla ringhiera.
io avevo la macchina fotografica in mano ma mi son rifiutata di scattare lo scoop, mentre lui era appeso, intorno a me era pieno di gente con il telefonino a scattare foto.
mi sentivo un verme anche solo a star lì sotto a guardare, non sapendo se ce l'avrebbe fatta o sarebbe caduto, ma la folla era tanta e non ci si spostava.
mercificare la sofferenza altrui, farci uno scoop, la foto col cell da mostrare a casa, agli amici....mi era disgustoso.
chissà lui poveretto, lì appeso e sotto una massa di deficienti che lo riprendevano col cell.
lui lì con il sudore freddo, senza terra sotto i piedi, appeso ad una ringhiera e sotto la folla del colosseo a guardare lo spettacolo.
bleah.
abbraccio forte Alda e davvero c'è da sperare che non succeda mai niente perchè veramente, ormai capitasse qlcs è solo uno spettacolo per curiosi. nessuno che ti venga ad aiutare veramente.
italiaaaaaaaaaa, uno