A 14 anni è costretta dal sindaco ad abbandonare il cane

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Biancamatilde
00mercoledì 13 giugno 2007 11:02
So che è lunga ma vi prego leggetela, un poco alla volta ma leggetela.

ma in che mondo viviamo????

Animalieanimali
12 GIUGNO 2007

"DEVO ABBANDONARE IL MIO CANE, LO DECIDE IL SINDACO"
Succede ad Avezzano in provincia dell'Aquila.

Sono Nicoletta ed ho 14 anni, mi rivolgo a lei, bravissima e bellissima Licia, con il cuore a pezzi e senza più lacrime da piangere perchè io e la mia famiglia non sappiamo più come difenderci dal potere forte del Sindaco della nostra cittadina Avezzano in provincia di L'Aquila. Questa è la storia di Briciola, il mio cane, ma infondo è anche la mia storia, la storia di una ragazzina che due anni fa si è vergognata perchè ha pianto ed ha avuto paura della figura di un Sindaco e della divisa di un poliziotto e che oggi, adolescente e frequentante il primo anno di Liceo Classico, non crede più alle persone, ai politici, non crede più che esista il valore dell'onestà e della giustizia. Ed infatti, da oltre due anni, il Sindaco Floris, sta smuovendo uomini e mezzi e soldi dell'amministrazione cittadina, perchè vuole a tutti i costi allontanare dal nostro giardino il mio cane meticcio, di nome Briciola, che io ho raccolto in strada 5 anni fa in fin di vita e che ho salvato grazie a mia madre dottoressa del 118. Chiedo aiuto, in realtà senza più neanche crederci se non per la voglia che ho di sfogarmi. Chiedo aiuto perchè non sappiamo più come difenderci dal potere di questo Sindaco che ha già cercato, alcuni mesi fa, di allontanare Briciola con un ordinanza contigente ed urgente perchè abbaiando disturbava, ordinanza che il Tar ha bloccato. Questa nostra vittoria, la vittoria della giustizia e la gioia che ho provato si è però presto strozzata in gola perchè il Sindaco, cacciatore convinto, ha subito fatto un'altra ordinanza per allontanare il mio cane, questa volta però perchè, a detta sua, il giardino (di ben 75 mq) dovrebbe essere pavimentato per ospitare Briciola altrimenti è un pericolo per la salute pubblica ed il cortile secondo il sindaco dovrebbe avere anche l'attacco fognario, ma tutto ciò è assurdo e non è legale e la Lav dice che è tutto campato in aria. Il nostro avvocato che si è oramai affezionato a Briciola, è senza parole e dice che non sa più cosa pensare e non si capacità del perchè un uomo del governo che dovrebbe avere altre cose ben più importanti da fare se la sia presa con il cane e che la legge è lenta, troppo lenta, per evitare che il sindaco dia seguito al suo delirio di onnipotenza. Mi dicono che forse dietro questa assurda vicenda ci siano conoscenze politiche, interessi personali di alcuni individui vicini al Sindaco, che grazie al potere ed all'autorevolezza che noi cittadini gli abbiamo conferito riesce a muovere continuamente gli uomini del Servizio Veterinario, il cui dirigente è anche consiglieri comunale della sua area politica, e che invece di fare gli interessi del mio cane fanno gli interessi del Sindaco. Ma non c'è un giuramento di Ippocrate anche per i Veterinarii? Insomma c'è un piccolo esercito, come dice il nostro avvocato, che non ha altro da fare se non prendersela con un povero cane, invece di controllare l'inquinamento della città , l'inquinamento da anticrittogamici e pesticidi del Fucino, le stalle che ancora si trovano all'interno dei paesi e sotto le abitazioni civili e tant'altro ancora. Ma allora è proprio vero che il potere è forte con i deboli e debole con i forti. E le domando ancora e domando a chi ci governa, a chi amministra questa Italia che vedo sempre più degradarsi, sento sempre più indifferente e cattiva: è così che si fa politica? è così che si persegue il bene dello stato, degli animali, della salute ed il nostro? Può un cane essere un pericolo per la salute pubblica? E perchè io devo aver paura di vedere la divisa di un poliziotto e pensare che sia lì per me, per prendere Briciola. Perchè devo crescere pensando, come dicono tutti i miei amici, che se non ho un uomo politico a cui affidarmi per risolvere le questioni quotidiane, io non ho la possibilità di far valere i miei diritti, le mie ragioni, le ragioni di una ragazzina-cittadina libera ma soprattutto onesta. Questa non è mafia? Perchè devo pensare che solo il Gabibbo o le Iene siano più forti della legge e del potere e che la giustizia passa solo attraverso loro? E se non mi ascoltano? La mia voce non dovrebbe essere uguale a quella degli altri, i miei diritti non dovrebbero essere uguali a quelli dell'amico di quello e di quell'altro? Non è forse questo quello che mi insegna la scuola, la mia famiglia?No, grido e dico no, non è questo. Oggi, crescendo, vedo e so quello che accade, oggi so che se non conosco qualcuno potente, se non ho abbastanza soldi o fama, io non sono nessuna ed i miei valori, quelli sani, non mi aiuteranno di certo ad avere successo nella vita ed a essere rispettata. In questa triste storia è intervenuta anche la LAV (che ha scritto che il cane è ben tenuto ed è curato con AMORE ed è PULITO) e siamo così riusciti a sospendere, grazie a loro ed al Tar, l'allontanamento del cane ma non basta. Ora il Sindaco e questi veterinarii ai suoi ordini, come se fosse una battaglia personale, continuano a prendersela con Briciola e mia madre non vuole più spendere altri soldi per difendere Briciola, perchè dice che è ingiusto, questi soldi sarebbe meglio spenderli per aiutare chi ne ha bisogno e lo stesso dovrebbe fare il sindaco invece di usare i soldi per prendersela con Briciola. E così, nonostante le campagne pubblicitarie a sostegno degli animali abbandonati e di chi li raccoglie, sarò costretta entro il 10 giugno ad abbandonare il mio cane in strada piuttosto che vederlo morire lentamente in quel lager che chiamano Canile municipale. E' un reato, lo so bene, ma a questo punto che scelta ho io, che scelta ha Briciola. Oggi io so che non mi fermerò più a guardare i cani ed i gatti giù in strada, non li raccoglierò più, eviterò da oggi in poi di volergli bene perchè questo costa dolore, stress e tanti tanti soldi e quando il mio professore di religione parlerà di San Francesco e della carità cristiana, simbolo della nostra cultura, anche verso le piccole bestioline, dentro di me urlerò di rabbia, perchè so che non è vero niente, so che in questo mondo impegnato a fare soldi non esiste la carità , l'amore per gli indifesi ed il rispetto per il prossimo ma solo un unico Dio a cui obbedire per farsi proteggere, il DIO POTERE.
C'è una legge che tutela i cani dai sindaci senza cuore?
Io vorrei che questo sindaco e tutti quelli che lo aiutano si vergognasse e si sentisse ridicolo per quello che ci sta facendo e che sta facendo a Briciola. Chi non rispetta gli animali non ha cultura e civiltà secondo me. Grazie.
Biancamatilde
00mercoledì 13 giugno 2007 14:31
Enrica del gruppo Bairo ha mandato una mail con gli indirizzi utili per protestare contro questo sopruso!

da Enrica da Cremona, ricevo e giro,
saluti Bairo
www.bairo.info


SCRIVETE......TELEFONATE.........INVIATE FAX...........DITE LA VOSTRA!!!!
PARTECIPATE NUMEROSI!!!!!!


----- Original Message -----
From:
To: Bairo
Sent: Tuesday, June 12, 2007 8:36 PM
Subject: Re: DEVO ABBANDONARE IL MIO CANE, LO DECIDE IL SINDACO


Non si capisce il motivo di tanto accanimento. Forse ad Avezzano esiste solo Briciola, oppure è una questione di puntiglio che il sindaco di questo paese ha nei confronti della bestiola?
Vergognoso credo sia la parola più gentile che si possa avere nei confronti di questa vicenda assurda e anche illogica. Qui sotto trovate gli indirizzi e le mail del sindaco di Avezzano, del comune, dei quotidiani e dell'Asl. Scrivete in molti e protestate contro questo atteggiamento insensato. A cosa servono le campagne contro l'abbandono se poi ci si trova davanti a simili assurde decisioni? Progresso e civiltà sono solo parole e questa vicenda ne è l'ennesima dimostrazione. Leggete gli articoli di oggi: semplicemente inaudito che questa ragazzina sia costretta a NASCONDERE il suo cagnolino. Ma vi rendete conto dell'assurdità di tutto??
Enrica

lmontagliani@comuneavezzano.it

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Biancamatilde
00mercoledì 13 giugno 2007 22:45
buone notizie, sono in molti ad essersi attivati pe ril grido di aiuto di Nicoletta e Briciola, speriamo che tutto vada per il meglio!!!


IL CENTRO
13 GIUGNO 2007

Ordinanaza contestata
Briciola e la padroncina di nuovo a casa
Nicoletta e Briciola sono tornati a casa Il cane sorvegliato dalla padroncina «Così nessuno potrà portarmelo via»

di Yvonne Frisaldi

AVEZZANO (AQ). È durata solo un giorno la fuga di Nicoletta, la ragazzina scappata di casa per difendere il suo cane da unordinanza del sindaco che lo condanna allesilio perché disturba gli inquilini del palazzo. Ieri mattina Nicoletta è tornata a casa dopo aver passato la notte ospite di unamica, ma non si sente tranquilla. «Ha paura» racconta la madre «che da un momento allaltro qualcuno possa arrivare e portarsi via il suo Briciola».
«Sono ancora agitata e impaurita, ma leggendo le manifestazioni daffetto delle persone che vogliono aiutarmi, trovo un po più di coraggio e di fiducia verso le persone buone» confida Nicoletta mentre tiene stretto il suo cane. Briciola vorrebbe tanto andare in giardino, dove da sempre cè la sua cuccia, ma la bimba sa che quel luogo non è più sicuro, meglio tenerlo in casa e farlo uscire in cortile, rigorosamente accompagnato, di tanto in tanto. «Ce ne sono ancora di persone buone» prosegue Nicoletta «lo dice sempre la mamma e lo credo anchio». Ma mentre parla non riesce a stare seduta. Il suo pensiero e il suo sguardo vanno oltre la finestra che dà sul cortile. Da lì potrebbero arrivare le persone che vogliono portare via Briciola. «Voglio ringraziare Filomena Schirrippa dellEnpa» prosegue la ragazzina «e in particolare Paolo Migliaccio della Lav. È veramente una persona buona, un vero esperto di animali. La Lav poi è stata eccezionale e quelli dellufficio legale dolcissimi. Hanno avuto la capacità di ascoltare me e Briciola e di aiutarci. Voglio ringraziare anche tutti quelli che hanno a cuore questa storia come lavvocato Lopardi, pronto a difendere Briciola dallesilio, in via del tutto gratuita». I genitori di Nicoletta sono pronti a tutto pur di evitare che il cane venga allontanato dalla famiglia e sono pronti a presentare nuovamente ricorso al Tar. «Anche se si spendono tanti soldi» puntualizza la ragazzina «speriamo di vincere per la seconda volta».
Nel frattempo continuano ad arrivare testimonianze di solidarietà alla bambina e al suo cane. «Abbiamo letto sulla stampa con vivo stupore e sconcerto larticolo sullordinanza del sindaco di Avezzano contro il cane Briciola» scrive Ebe Dalle Fabbriche, presidente del Movimento ecologico nazionale Una (Uomo, natura e animali) «esistono regole ben precise che autorizzano i sindaci ad emettere ordinanze e non ci pare proprio che le motivazioni adottate siano conformi a tali regole. Consigliamo Nicoletta di fare ricorso avverso tale ordinanza sia al prefetto che al Presidente della Repubblica. Se non si sente in grado di procedere» conclude Dalle Fabbriche «invii a noi lordinanza e le faremo gratuitamente il ricorso che dovrà poi, ovviamente, inviare lei a suo nome e con sua firma».

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IL CENTRO
13 GIUGNO 2007

IL CASO ARRIVA A ROMA
In vista un sopralluogo del ministero della Sanità

AVEZZANO (AQ). Del caso di Briciola, il cane rimasto senza casa, o senza cuccia, si occuperà il ministero della Salute. Con una e-mail, infatti, la segreteria del ministro ha annunciato direttamente sulla casella della padroncina di Briciola un sopralluogo. Una richiesta inoltrata nei giorni scorsi proprio dalla ragazzina al ministero, infatti, è stata girata, oltre che alla segreteria particolare del ministro, alla Direzione generale della Sanità pubblica veterinaria e degli alimenti. Proprio a questultimo ufficio è stato richiesto un riscontro diretto. «La risposta del ministero», ha sottolineato la madre della ragazzina, «sta a indicare come lordinanza del sindaco sia di per sé tanto abnorme e unica nel suo genere. Il cane», ha aggiunto, «ora è al sicuro anche se la sua natura etologica è stata comunque sconvolta dallallontanamento dal giardino». Il cane, infatti, costretto a stare in casa, secondo quanto raccontato dai suoi padroni, soffre per il fatto di non poter più scorazzare nel luogo dove è cresciuto, allaperto. Oltre allintervento del ministero, però, la famiglia spera nel ricorso al Tribunale amministrativo, e scommette che verrà dato loro ragione di nuovo. «Vedremo di fare presto il nuovo ricorso», ha affermato, «per ottenere unaltra volta la sospensiva».
Ma sono state contattate anche le associazioni animaliste che si occupano della difesa degli animali. La Lav (Lega antivivisezione) ha già dato il pieno sostegno ai padroni di Briciola affermando che il cane è in buona salute e in ottime condizioni igienico-sanitarie. (p.g.)
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