00 12/10/2009 19:38
A Roma ne esistono oltre diecimila, sparsi su 52 mila ettari di campagna (il più vasto territorio verde tra i comuni d'Europa). Sono i vecchi manufatti agricoli abbandonati: casali, fienili, stalle, granai, appezzamenti. Un vasto patrimonio in lento degrado, ma anche una grande risorsa potenziale.

Il Comune pubblicherà entro la metà del mese un bando, con il doppio obiettivo di farne case da affittare (una parte) e, per il resto, di rilanciare l'agricoltura, l'eco-turismo e gli sport all'aria aperta, creando così nuove imprese e nuovi posti di lavoro. Il Programma di Riqualificazione degli Immobili Agricoli dismessi o sotto-utilizzati (PRIA) è stato presentato in Campidoglio.

Al bando si aderisce con una "manifestazione d'interesse", presentando proposte di riuso e valorizzazione. L'operazione è a costo zero per il Comune che nell'ambito di questo programma fa da "facilitatore", semplificando e abbreviando le procedure per le autorizzazioni e i cambi di destinazione d'uso. Chi invierà progetti, dunque, potrà avviare un'attività economica senza impacci burocratici e contribuirà, nel contempo, al ripristino dell'edilizia rurale.

Agriturismo, agricoltura biologica con vendita diretta, manifestazioni culturali, percorsi ciclabili in campagna; e poi gli edifici da ristrutturare per realizzare alloggi: queste alcune delle possibilità legate al recupero dei vecchi casali.

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picciuz