Più che sul masochismo in effetti io mi soffermerei sull'incredibile ricerca di commiserazione.
Probabilmente sono in tanti a vivere delle esperienze alla continua ricerca del dolore, in tanti cercano la sofferenza al fine di sentirsi vivi.
Io credo che siano in molti,però ,anche quelli che non riescono ad essere felici con la realtà che li circonda e che invece di reagire per modificarla, sono alla disperata ricerca di una parola di conforto, convinti che la compassione li faccia sentire meno soli.
In quest'ottica un'esperienza negativa, ricercata o non,diventa un'ottima occasione per lamentarsi del mondo, per passare dalla parte delle vittime.
Mi rendo conto che è forse una lettura un pò deviante, probabilmente influenzata da alcuni accadimenti che hanno segnato la vita di persone che mi circondano,ma è a questo che pensavo.
La pena, anche se autoinflitta, diventa un modo per attirare l'attenzione degli altri,e soffrire meno di una solitudine che,da soli,abbiamo costruito attorno a noi.
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"Non mostrare la luce agli uccelli notturni,potrebbero rimanere accecati e non comprendere più ciò che li circonda"
Tessera N°1 del club "Io non mollo senza rete"