SENZA RETE

Lo sfacelo della scuola italiana

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    misterx78
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    Aspirante Libertino
    00 05/08/2008 03:01
    Il problema sta a monte.
    Io sono convinto che ogni persona ha delle potenzialità.
    Non esiste la persona che non può riuscire.
    Ma la società, così come è strutturata, impedisce al singolo,
    spesso ribelle, mal seguito, preda e non consigliato durante
    la propria adolescenza piena di dubbi, cattivi esempi,
    di trovare una propria strada, di trovare interesse in qualcosa
    che non sia semplicemente facile da ottenere.
    Come dire: 'se si fatica non fa per me!
    Meglio rubare, vagabondare, sballarsi con un goccetto,
    fumo e sesso e magari cercare di diventare velina o calciatore.'.
    Ma addirittura la comunicazione che diamo oggi è neanche più
    fai il tronista quanto sii protagonista di qualche
    indagine giudiziaria che diventi famoso!
    Si pensi a Chiara, alla Franzoni, Erica e Omar et similia...


    La società è disorganizzata.
    Ognuno dovrebbe essere favorito nel trovare la propria identità
    passando per il merito.
    Fin quando non si capirà questo avremo insegnanti mal pagati e ignoranti che trasmetteranno l'inutilità,
    confermata anche dalla società odierna, di una buona cultura,
    di una conoscenza tecnica o specialistica.

    I pilastri di uno Stato competitivo e autorealizzato nei suoi
    singoli individui si basa su due grandi piedistalli:
    la ricerca e la scuola.

    In Italia entrambe le cose sono alla sfacelo.




    La scuola NON INSEGNA. E su 4 punti in particolare.


    1. Non insegna in modo adeguato a livello tecnico o di studi superiori in genere.
    Spesso escono gente, ma anche a livello universitario,
    che devono ancora fare esperienza pratica.
    Hanno qualche conoscenza ma peccano di COMPETENZA.

    2. Non insegna ad imparare. Io non ho mai visto un insegnante o
    un docente, tranne qualche corso apposito a livello universitario
    ma in modo comunque sommario e a scoppio ritardato a mio avviso,
    mettersi ad insegnare agli allievi COME SI IMPARANO LE COSE.
    Studiare il metodo di studio. Velocizzare l'apprendimento.
    Come colmare le lacune. Migliorare la memoria.
    Rendere interessante la cosa studiata.
    Scoprire, individuo per individuo il perché ha delle lacune.
    Aiutarlo e a superarle e aiutarlo nella sua autonomia organizzativa.
    Inculcargli fiducia in sè stesso.
    Come migliorare il proprio metodo di studio,
    dalla sintesi ad approci di memotecniche, etc...

    3. Non insegna la praticità. C'è gente, anche laureati,
    che non sanno neanche fare una raccomandata! O non conoscono il
    mondo politico, sociale, storico, le realtà del mondo,
    come si organizza un viaggio, un colloquio di lavoro,
    come creare una strategia, come fare la spesa!!!, o qualsiasi
    altra cosa CHE SERVE nella vita di tutti i giorni e nel
    lavoro in generale.

    4. Non insegna ad amare.
    Riassumo con una frase che sentì in un serial medico: 'Siamo adolescenti con il bisturi'.
    L'attrice si riferiva al fatto che gente specializzata,
    per anni e anni sui libri e sul lavoro medico in quel caso,
    non sapeva assolutamente nulla dei sentimenti.
    Ma questo dovrebbe essere frutto di una interazione sociale
    che nasce non solo in famiglia, nucleo societario basale,
    ma anche a scuola, dove bisogna comprendere che ci sono
    delle regole come nella più grande società del lavoro.
    Capire noi stessi.
    Gestire la propria interiorità, soprattutto per un adolescente,
    gli servirà per tutta la vita, non solo per far uscire
    le sue potenzialità durante gli anni della scuola.
    Queste non sono filastrocche ma teorie comprovate
    che fanno parte dello studio sull'intelligenza emotiva.
    Grandi autori sul caso sono la Filliozat o Goleman.
    Nessuno ci insegna nulla.

    Poi ci lamentiamo che la gente si ammazza per futili motivi. Addirittura a scuola, dove dovrebbe esserci un minimo
    di tentativi per migliorare il rapporto emotivo con sè stessi e
    con gli altri, gli alunni si picchiano,
    insultano e denigrano l'autorità dell'insegnante,
    fanno i filmini col telefonino mentre picchiano un bambino down
    e poi lo mettono su youtube...


    Le soluzioni possono essere trovate solo insieme.
    Lavorando per aiutare la gente che sarà il nostro futuro.
    Insegnanti, allievi, genitori.
    Ma se tutti e tre non hanno voglia di rispecchiare i proprio ruoli
    la cosa diventa grottesca e la paghiamo tutti.

    Una cosa che mi piacerebbe, sarebbe trattare in modo
    rigido ma meritevole l'insegnante.
    Guadagnerai di più, ok, ma devi dimostrare di avere
    le competenze per un lavoro che è un lavoro particolare
    quale quello di avere a che fare con persone.

    Un'altra cosa, piuttosto utopica e che va un poco controcorrente,
    sarebbe avere classi più piccole.
    Il gruppo troppo grande non serve ed è dispersivo.
    Ogni allievo necessita di maggiore attenzione.
    Spesso il non riuscire o la ribellione nasce da incomprensione o
    impotenza a situazioni vissute, oggettivamente o meno,
    come opprimenti.
    E' dimostrato che il gruppo piccolo,
    da tre a massimo 6 allievi con un insegnante,
    è più proficuo.
    Perché si mantiene l'intereazione orizzontale con i compagni di studio
    e allo stesso tempo si migliora il rapporto e la comprensione reciproca con il docente.
    Insomma si prende il meglio della classe numerosa
    e della lezione col singolo che da soli sono imperfetti ed utili
    solo in alcuni casi.

    Le mie sono solo idee.

    Se prima ci mettiamo ad ascoltare,
    forse saremo ascoltati.

    Se diamo importanza al nostro prossimo quello la darà a noi.



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    rootfellas
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    Polemico
    Minchia Power
    00 05/08/2008 09:43
    bello, è traqtto dal blog luoghicomuni.com???



    p.s.
    i gay sono tutti sensibilissimi
    non ci sono più le mezze stagioni
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    Sembra impossibile
    che segua ancora te,
    questa è una malattia
    che non va più via
    Vorrei andar via
    Vorrei andar via di qua,
    ma non resisto
    lontano da te
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    Lady_Mary
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    00 05/08/2008 11:43
    Re:
    rootfellas, 05/08/2008 9.43:

    bello, è traqtto dal blog luoghicomuni.com???



    p.s.
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    PS2 ...si stava meglio quando si stava peggio ...
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    milla04
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    00 28/08/2008 10:36
    Mister X, quella di cui hai parlato è la scuola nel migliore dei mondi possibili. Nel nostro non esiste. [SM=g1559276]
    Gli insegnanti ormai lottano su troppi fronti: i ragazzi demotivati da una parte ti tolgono energie, le famiglie dall'altra delegano alla scuola qualunque cosa o polemizzano e ti tolgono ruolo e autorità. I giornali ci fanno apparire come una manica di debosciati, pedofili o di donne assatanate con la mutanda al vento, quando non veniamo mostrati come esserini inutili bersagliati da matite e aeroplanini di carta. Migliaia e migliaia di persone rappresentate da qualche isolato imbecille. Ma se lo dice la televisione è vero, per la gente... [SM=g7998]
    Ma da qualche anno il fronte bellico si è allargato ancora: c'è un governo il cui unico scopo è quello di togliere risorse: un Robin Hood al contrario: togliere alla scuola pubblica per darla a quella privata; ma anche un aspirante prestigiatore: vuole il massimo dell'efficacia e della qualità, vuole la formazione professionale continua, vuole la partecipazione a progetti col territorio, vuole il monitoraggio dei risultati, vuole la creazione di un piccolo popolo di alunni con la cultura di Rita Levi Montalcini, la sensibilità di Giacomo Leopardi e il rampantismo di Montezemolo. Peccato che il materiale a disposizione per ottenere tutto questo sono: risorse economiche ridotte sempre più all'osso, per cui non si possono acquistare materiali e attrezzature decenti; per risparmiare, le supplenze vengono fatte fare alle docenti della scuola e non ad esterne, per cui non si possono svolgere nelle ore di compresenza le attività di recupero e di rinforzo per i bambini in difficoltà; i corsi di formazione organizzati dal Ministero sono per lo più on-line e, vi assicuro, assolutamente desolanti per contenuti e utilità (ma la piattaforma informatica su cui si naviga in decine di migliaia per svolgerli appartiene all'azienda della Moratti, il che probabilmente giustifica questa bruttura)... Insomma è come dire ad una cuoca "Fammi un'aragosta allo spumante in letto di crema di scampi e radicchio... usando questa acciuga, un bicchiere di coca-cola e una foglia di rucola". Roba da prestigiatori, appunto. [SM=g8852]
    Ora il nostro nuovo faro, la brillante nuova ministra della Pubblica Istruzione, dopo aver proposto il 5 in condotta e il grembiule, ha affermato che gli insegnanti costano troppo. Fino a un mese fa diceva che meritavamo di avere stipendi più decenti. Una sorta di sdoppiamento della personalità, forse, non so... Speriamo che, di mutazione in mutazione, tiri fuori l'unica personalità che ci interessa: quella di ministro serio e preparato. [SM=g10253]

    Ultima annotazione, relativa al numero di alunni per ogni docente, accennato da mister X: negli ultimi 8-9 anni il numero è stato via via aumentato per tagliare posti di lavoro. Alla faccia di tutti i sani principi della moderna pedagogia.

    Scusate ma ogni tanto me devo sfogà, me devo! [SM=g8012]
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    Alessandra
    La sapienza mi perseguita, ma io sono più veloce. (Lupo Alberto)

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    Bag End
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    00 28/08/2008 11:56
    Re:
    milla04, 28/08/2008 10.36:

    Insomma è come dire ad una cuoca "Fammi un'aragosta allo spumante in letto di crema di scampi e radicchio... usando questa acciuga, un bicchiere di coca-cola e una foglia di rucola". Roba da prestigiatori, appunto. [SM=g8852]




    Che desolazione [SM=g8302] !
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    "I always hope for the best. Experience, unfortunately, has taught me to expect the worst."
    Elim Garak DS9

    Il mio album
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    vinicio81
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    00 05/01/2009 16:53
    Re: Re:
    Bag End, 28/08/2008 11.56:




    Che desolazione [SM=g8302] !



    Verissimo, ma dovremo pure incominciare a cambiare qualcosa.
    Cambiare le teste, ma mi sembra ormai impossibile.
    I giovani sembrano cloni di zombi televisi che continuano ad imperversare, perchè li vuole la classe politica per anestetizzare la società ed impedirle di usare il cervello.
    Sono molto pessimista.
    In europa scuola e ricerca funzionano, dove più e dove meno, ma al di sopra delle alpi. Da noi c'è thelethon che serve ai soliti noti per esibirsi quasi sempre con fini propagandistici.
    Ci definì un popolo di eroi, di santi e di navigatori : come finiremo se non riusciamo a reagire ?