00 21/10/2007 18:16
"marco valussi:
Beh, non ho da aggiungere altro (Pietro ha già risposto a tutte le domande:-) ) se non una descrizione dell'olio essenziale di rosa, inteso come ricavato sia da:

1. Rosa damascena Miller

che da

2. Rosa centifolia L.

Sinonimi e nomi commerciali:

1.
Rosa bifera Pers.
Rosa calendarum Borkh.
Rosa di Damasco
Rosa bulgara
Rosa d’Isparta
2.
Rosa della Provenza
Rosa Marocco
Rosa francese

Varietà

Moltissime varianti e cultivar. Rosa damascena var. alba (rosa bianca) è la varietà coltivata in Bulgaria, mentre la R. damascena forma trigintipetala Diek. e la Rosa damascena var. kanzalik sono le cultivar di damascena più utilizzata. Molto utilizzati anche gli incroci tra Rosa centifolia e Rosa gallica.
Altre specie utilizzate Rosa gallica (cultivar “Conditorium” e “Officinalis”) e Rosa alba. Meno utilizzate Rosa indica, Rosa rugosa e Rosa moschata.

Resa

0.033%-0.015% per l’OE
0.05-0,25% per l’assoluta.
R. centifolia ha una resa più elevata di R. damascena

Note
La ragione per cui gli OE non sono solitamente d’alta qualità organolettica è che la distillazione a caldo spesso provoca la degradazione dei composti più delicati, e causa la comparsa di note bruciate (note empireumatiche). Con i moderni miglioramenti delle tecnologie di distillazione alcuni degli oli d’origine Turca stanno però raggiungendo ottimi livelli di qualità. E’ da rilevare il fatto che dei 300 e più componenti nell’OE di Rosa, il ?-damascenone, presente allo 0.14%, dà circa il 70% della profumazione dell’OE stesso, mentre il citronellolo contribuisce solo per il 4.3% nonostante che sia presente ad alte percentuali (18-55%)
L’OE di Rosa può solidificare a basse temperature a causa dell’alta percentuale di stearoapteni (paraffine).
Le assolute di rosa rappresentano meglio l’aroma del fiore di rosa poiché contengono elevate percentuali di composti idrosolubili, soprattutto ?-fenil-etil-alcol, che danno note caratteristiche all’aroma. Le assolute sono spesso commercializzate come oli di rosa, ma è importante sottolineare il fatto che non lo sono.

Adulterazione

Dato che è uno degli oli più costosi sul mercato, l’adulterazione è la norma e spesso è estremamente sofisticata e difficile da riconoscere. I materiali più spesso utilizzati per adulterare l’OE di Rosa sono gli OE ad alto tasso di geraniolo come Palmarosa o Rose di qualità inferiore, oppure con OE ricostruiti contenenti alcol feniletilico, citronellolo, ciclamale, amil salicilato, geraniolo, isoeugenolo, dietilftalato, eliotropina, frazioni dell’OE di Pelargonium spp (rodinolo, ecc.).

Per ingannare gli esperti questi materiali sono utilizzati solo al 5-8%. A volte l’otto di Rosa consiste del distillato originale più l’acqua di coibentazione (che porta la maggior percentuale d’alcol fenil etilico).
L’adulterazione dell’assoluta è fatta con frazioni sintetiche di Palmarosa, con balsamo del Peru, OE di Costus, assoluta di Syzygium aromaticum.

Composizione chimica

Idrocarburi N-paraffine da C14 a C23 (stearoapteni) fino al 22%
Monoterpenoli Geraniolo (% elevata), (-)-citronellolo (fino al 45%), nerolo (5%), (-)-linalolo
Alcoli Feniletanolo (fino al 3% R damascena, fino al 63% R. Centifolia), farnesolo (più del 2%)
Esteri Più del 5%
Fenoli e metil eteri Eugenolo (1%), metil eugenolo (meno dello 1%)
Chetoni ? E ?-damascenone (0.14%), ?-damascone (0.01%) ?-ionone (più dell’1%)
Ossidi (4R)-cis-rosa ossido; (4R)-trans-rosa ossido; (+ -)-nerolo ossido. (in tutto meno del 10%)
Composti azotati Rosafurano (più dell’1%) e moltissimi altri elementi in tracce