Jacopo Mostacci
Secondo la rubrica del canzoniere Palatino Jacopo Mostacci nacque a Pisa, ma un'altra ipotesi, più accreditata, lo considera nativo di Messina e successivamente esule in Abruzzo.
Falconiere ufficiale di Federico II (1240), fu ambasciatore in Aragona per conto di Manfredi, figlio di Federico II, nel 1262.
È autore di quattro canzoni di gusto arcaico e provenzaleggiante, conservate nel manoscritto Vaticano Latino 3793 tra le opere di Rinaldo d'Aquino e Cielo d'Alcamo; in esse dominano i motivi convenzionali del timore per la perdita dell'amore e della necessità di nascondere il proprio sentimento.
Questi sono gli incipit:
* Amor ben veio che mi fa tenire
* A pena pare ch'io saccia cantare
* Umile core e fino e amoroso
* Mostrar vorria in parvenza
Partecipò anche ad una tenzone poetica sulla natura e origine di Amore con Giacomo da Lentini e Pier delle Vigne composta da:
1. Sollicitando un poco meo savere di Iacopo Mostacci
2. Però ch'amore non si pò vedere di Pier della Vigna
3. Amore è uno desio che ven da' core di Iacopo da Lentini
[continua...]
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I always hope for the best. Experience, unfortunately, has taught me to expect the worst."
Elim Garak DS9
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