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ENZO
Palermo 1224 - Bologna 1272




Scarse sono le fonti storiche sulla vita di Re Enzo; non esiste una biografia ufficiale, a parte il breve lavoro di Antonio Messeri (1981), e molto di quello che ci è pervenuto è stato ripreso dalle cronache medievali degli eventi bellici che lo videro protagonista e dalla tradizione che nella citta di Bologna si è tramandata dalla sua morte ad oggi.

Enzo - o, derivando meglio dal nome latino, Enzio - nacque nel 1220 dalla relazione di Federico II con una nobildonna di origine germanica, Adelaide, che alcune fonti affermano sia stata la figlia del duca di Spoleto Corrado di Urslingen Conte di Assisi, nominato da Enrico VI Duca di Spoleto, uomo di assoluta fiducia della Casa sveva: lo stesso che aveva fornito ospitalità a Costanza d'Altavilla al momento del parto.

Detto "il Falconetto" per la sua grazia e per il suo valore, Enzo è stato un uomo decisamente interessante sotto vari aspetti: come il padre amò la cultura e lo sport, fu appassionato della caccia con il falcone, un buon poeta, amante del gentil sesso, un condottiero coraggioso ancorchè sfortunato.

Diciottenne, nel 1238 sposò per interessi dinastici Adelasia di Sardegna, principessa dei Giudicati di Torres e Gallura, vedova di Ubaldo Visconti, dieci anni più anziana di lui.
Con questo matrimonio divenne Re di Sardegna, sollevando il risentimento di Gregorio IX che non voleva vedere occupato dalla Casa di Svevia un simile interessante possedimento, in precedenza vassallo della Chiesa. In seguito il Papa riuscì a sciogliere il matrimonio per infedeltà del marito.

Nel 1249, passò a seconde nozze con una nipote del cognato Ezzelino da Romano, della quale non si conosce il nome. Dai matrimoni, Enzo ebbe un figlio, Enrico, non ricordato dal testamento del padre; mentre da una certa Frascha ebbe una figlia illegittima, Elena, che - ricordata nel testamento - andò sposa a Ugolino della Gherardesca conte di Donoratico.

Nel 1241 partecipò alla battaglia navale dell'Isola del Giglio: un assalto piratesco contro i prelati inglesi e francesi che, partiti da Genova, si recavano a Roma per partecipare al Concilio Ecumenico convocato da Gregorio IX. Fu un'ecatombe di monsignori fra morti, feriti e prigionieri rinchiusi nelle carceri del Regno di Sicilia; un gesto che costerà caro alla diplomazia ed all'immagine dell'Impero.

Successivamente, combattè a lungo contro i Comuni lombardi. Nel giugno del 1247, mentre era con i Cremonesi all'assedio del castello di Quinzano presso Verolanuova, nelle vicinanze di Brescia, ebbe notizia della defezione di Parma a vantaggio dei Guelfi, e fu il primo ad accorrere in aiuto degli Imperiali presso la città ribelle.


Re Enzo catturato a Fossalta dai bolognesi: disegno di Enzo Maria Carbonari, nel volume La montagna incantata, pubblicato con il patrocinio della Fondazione Federico II di Jesi.

Il 18 febbraio 1248, giorno della sconfitta, uscì indenne dalla distruzione della cittadella imperiale di Victoria - fatta erigere da Federico alle porte di Parma - perchè era in missione militare sulle rive del Po.

Nel 1249 il suo esercito fu sconfitto dai Bolognesi nella battaglia di Fossalta; catturato, fu condotto in catene a Bologna. Federico ne chiese con insistenza la restituzione - era stato e restava uno dei suoi figli più fedeli ed affidabili - ma i bolognesi risposero chiaramente che non lo avrebbero mai liberato. E così fu.

Durante la lunga, dorata ma tristissima prigionia nel palazzo del Podestà (oggi Palazzo Re Enzo) in Bologna, conobbe varie donne ed ebbe due figlie naturali: Maddalena e Costanza, entrambe ricordate nel testamento.

Si dedica alla poesia, scrivendo fra l'altro un estremo saluto all'amata Puglia che lo aveva visto bambino:

Va, canzone mia...
Salutami Toscana quella cheda è sovrana
in cui regna tutta cortesia
E vanne in Puglia piana la magna Capitana
là dove lo mio core notte dia ...


Enzo finirà i suoi giorni ancora prigioniero a Bologna, nel 1272 (papa Gregorio X), dopo aver assistito forzatamente, alla rovina ingloriosa di tutti i suoi.





Nel 1909 Giovanni Pascoli si ispirerà a lui nelle celebri composizioni poetiche Canzoni di re Enzo





Palazzo re Enzo






[Modificato da silvanapat 09/08/2007 07:07]
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