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un po' di storia
Spada da cerimonia (scheda a cura di Stefania Mola)

realizzata a Palermo, ante 1220

(Vienna, Kunsthistorisches Museum, Schatzkammer, inv. XIII 16)

Spada: lungh. cm 108,5.

Lama in acciaio, impugnatura ed elsa in legno rivestito di placche d’oro decorate a smalto e filigrana; il pomo d'argento dorato con l'aquila imperiale e il leone di Boemia è un’aggiunta dell’epoca di Carlo IV (Praga, terzo quarto del XIV secolo).

Fodero: lungh. cm 92,5.

Legno con pergamena, involucro di lino con placche d'oro, perle e quattro rubini all’imboccatura. Dette placche sono in parte decorate con boccioli avvolti di filigrana su campi triangolari riempiti da filigrana "a vermicelli", in parte con disegni geometrici in smalto cloisonné (tecnica di lavorazione con la quale la superficie da decorare è divisa in microsettori corrispondenti al disegno – da riempire di pasta vitrea – tramite striscioline metalliche; a vetrificazione avvenuta, le striscioline appaiono come linee che separano i vari colori e “disegnano” la superficie decorata).

La spada fa parte del parato utilizzato nel 1220 per l'incoronazione di Federico II a Roma, e da lui stesso commissionato agli opifici palermitani. Nel Kunsthistorisches Museum di Vienna sono conservati anche i guanti appartenenti allo stesso corredo, mentre assai simile per stile e tecnica esecutiva risulta la corona proveniente dalla tomba di Costanza d’Aragona, una delle mogli dell’imperatore, oggi conservata nel Tesoro del Duomo di Palermo.

La scelta di un manufatto tessile per impreziosire un fodero di spada si può spiegare in due modi: a Federico stava particolarmente a cuore il fatto che il peso di spada e fodero insieme fosse ridotto al minimo; inoltre, negli opifici palermitani, l'arte tessile occupava un posto di prim'ordine rispetto all'arte orafa.

silvana
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