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LA SANITA'sotto FEDERICO



Le disposizioni che regolamentavano la professione medica.

Il medico doveva garantire all’ammalato due consulti al giorno e, se necessario, uno di notte.

Il medico doveva prestare gratis la propria opera ai poveri. Tutti potevano diventare medici: anche le donne.

Ma erano obbligatori 3 anni di logica e 5 di studi specifici nell’Università di Salerno, l’unica autorizzata.

Dopo 8 anni di corsi, c’era l’esame di pre-laurea.
Poi, un anno di tirocinio presso un medico esperto. Dopodiché l’esame per la "Licentia Medendi".

Funzionari appositi vigilavano su lavoro dei farmacisti: controllavano confezionamento e prezzi di sciroppi e medicamenti.



e...L'IGIENE




La pubblica igiene era garantita da controlli sulla vendita di carne, pesce e del vino nelle cantine.

La legislazione emanata da Federico per la sanità fu senza precedenti e d’esempio per il futuro.

Un anonimo scrisse alla sua morte: "Cecidit sol mundi, qui lucebat in gentibus; cecidit sol iustitiae; cecidit amor pacis".Esagerato?

I peana cantati in omaggio ai potenti sono naturalmente "caricati".

Nel caso di Federico II, è esagerato il fatto che ancor oggi si sottolinea la sua politica di potenza, la sua strategia assolutista e si dia molto meno peso, invece, al rispetto e alla curiosità intellettuale che nutriva per le diverse culture, per le diverse tradizioni e per i popoli coi quali venne a contatto.




Che te ne pare Simona? Era un grande, grande, grande, GRANDE









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Occhio per occhio....e il mondo diventa cieco (Gandhi)