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UNIVERSITA' DI NAPOLI



FRONTONE DELL'UNIVERSITA'






Ammirevole il frontone della Nuova Università degli Studi di Napoli, scolpito da Francesco Jerace, in cui la stupefacente figura di Federico Imperatore, cristiano e pagano, poeta e guerriero, artista e filosofo, musicista ed esteta, mistico ed epicureo, fastoso, grandioso e parco, terribile nelle ire, divino negli amori, è rappresentato nell’atto di ascoltare la lettura dello statuto di fondazione dell’Università.

Circondato dalla sua corte, dai suoi amici, dai suoi poeti, dai suoi saggi, Federico ascolta Pier Delle Vigne mentre tutt’intorno sfilano i sommi del tempo: Taddeo di Suessa, il Cassinese Erasmo, Bastiano Pignatelli, Antonio Vandale, il Conte di Acerra, Filippo Castricieli, Piero da Isernia, Andrea di Capua, Michele Scoto, Reginaldo da Piperno, di cui Federico si soleva circondare, sia per andare con essi a scrutare le stelle in una notte serena di Puglia o di Sicilia, sia per indugiarsi nei campi a trarre oroscopi o a ragionare di poesia, o ingolfarsi in dibattiti di filosofia e di magia. In quel frontone appare tutto quel mondo di lotte, di ansie, di conquiste e di vittorie; tutte le passioni di quel secolo che si compendiarono nell’immortale figura di Federico; tutti i sogni di grandezza, di arte, di sapere, che egli comunicò alla sua corte di musici e di filosofi, di dotti e di guerrieri; tutta la febbrile attività di quei cuori e di quei cervelli che palpitavano attorno ad un solo cervello ed a un solo cuore. Quello di Federico.
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Occhio per occhio....e il mondo diventa cieco (Gandhi)