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Per risollevare la situazione economica del regno, Federico adottò una serie di misure che facilitarono gli scambi, costruendo porti, e garantendo la sicurezza sulle strade. Per potenziare l'apparato burocratico-amministrativo, nel 1224 fondò la prima Università del mondo occidentale a Napoli, concedendo facilitazioni agli studenti che volevano frequentarla e proibendo ai suoi sudditi di recarsi a studiare a Bologna o altrove.
Nel 1226 indisse a Cremona una dieta per discutere del ripristino dei diritti imperiali nell'Italia centro-settentrionale, della lotta all'eresia e della preparazione della crociata (per la quale Onorio III insisteva da tempo). Alla dieta fu convocato anche il figlio di Federico, Enrico, che avrebbe dovuto arrivare dalla Germania in testa ad un esercito. Le città lombarde, preoccupate per i piani dell'Imperatore, ricostituirono sotto la guida di Milano, l'antica Lega lombarda, e si appellarono al Pontefice, come al tempo del Barbarossa. Non si giunse alla guerra aperta perchè Federico non potendo unirsi militarmente al figlio, non si sentiva abbastanza forte per vincere, e quindi annullò la dieta. Sulla strada del ritorno si fermò a Pisa, dove conobbe il matematico Leonardo Fibonacci (di lui si parla anche nel Codice Da Vinci).

Da una lettera di Federico ai dottori dello Studio di Bologna del 1232:
"Per quel generale desiderio di sapere che, per natura, tutti gli uomini hanno; per quello speciale godimento che alcuni ne derivano, prima di assumere l'onere del regnare, fin dalla nostra giovinezza, abbiamo sempre cercato la conoscenza, abbiamo sempre amato la bellezza e ne abbiamo sempre, instancabilmente, respirato il profumo. Dopo aver assunto la cura del regno, sebbene la moltitudine degli affari di Stato richieda la nostra opera e le cure dell'amministrazione esigano grande sollecitudine, tuttavia quel po' di tempo, che riusciamo a strappare alle occupazioni che ormai ci sono divenute familiari, non sopportiamo di trascorrerlo nell'ozio, ma lo spendiamo tutto nell'esercizio della lettura, affinchè l'intelletto si rinvigorisca nell'acquisizione della scienza, senza la quale la vita dei mortali non può reggersi in maniera degna di uomini liberi, e voltiamo le pagine dei libri e dei volumi, scritti in diversi caratteri e in diverse lingue, che arricchiscano gli armadi in cui si conservano le nostre cose più preziose".


[Continua...]
[Modificato da Bag End 29/07/2007 20:54]
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"I always hope for the best. Experience, unfortunately, has taught me to expect the worst."
Elim Garak DS9

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